Nella circolare del 29 aprile scorso, avevamo illustrato i cambiamenti in materia di mascherine e Green pass, a partire dal 1° maggio.
Nello specifico, per quanto concerneva l’uso delle mascherine nei luoghi di lavoro privati avevamo comunicato la validità dei protocolli tra imprese e sindacato, che si sarebbero incontrati il 4 maggio, al fine di verificare se prorogare o meno l’obbligo o, invece, trasformarlo in una semplice raccomandazione.
Per gli uffici pubblici, invece, sarebbe stata pubblicata una circolare ministeriale che avrebbe indicato i criteri base di prevenzione e protezione sanitaria cui attenersi.
Mascherine nei luoghi di lavoro privati
Per quanto riguarda l'utilizzo delle mascherine nei luoghi di lavoro del settore privato, i Ministeri del lavoro, dello Sviluppo economico, della Salute, Inail e parti sociali si sono incontrati il 4 maggio e hanno concordato nel "ritenere operante il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021 nella sua interezza e di impegnarsi a garantirne l’applicazione", che prevede l'utilizzo delle mascherine chirurgiche.
L'obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche riguarda:
- sia i luoghi di lavoro al chiuso
- che all'aperto,
tranne che nei casi di lavoro in situazioni di isolamento.
Le organizzazioni dei datori di lavoro ed i sindacati si sono dati un nuovo appuntamento al 30 giugno, occasione in cui verrà riconsiderata la situazione dei contagi e della pandemia.
Mascherine negli uffici pubblici
Per il pubblico impiego, una Circolare del Ministro per la funzione pubblica del 29 aprile ha eliminato l'obbligo, affidando la valutazione a ciascuna amministrazione e raccomandando l’uso, in particolare, nelle occasioni di rischio.
In generale, la circolare precisa: " si ritiene che ciascuna amministrazione, nella responsabilità del datore di lavoro, debba impartire, tempestivamente, le necessarie indicazioni al riguardo, tenendo conto delle concrete condizioni dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti."
Vengono quindi indicate le seguenti situazioni particolari:
UTILIZZO RACCOMANDATO DELLE MASCHERINE
per il personale che si trovi a contatto con il pubblico (c.d. sportello) e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive;
- per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti;
- nel corso di riunioni in presenza;
- nel corso delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio);
- per coloro che condividano la stanza con personale c.d. “fragile”;
- in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie; - negli ascensori;
- in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente.
UTILIZZO NON NECESSARIO DELLE MASCHERINE
- in caso di attività svolta all’aperto;
- in caso di disponibilità di stanza singola per il dipendente;
- in ambienti ampi, anche comuni (ad es. corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua.
Ciascuna amministrazione dovrà quindi adottare le misure che ritiene più aderenti alle esigenze di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro, valutando anche l'evoluzione pandemica sul territorio.
Sanzioni
Un altro aspetto da considerare è sicuramente quello delle sanzioni.
L’articolo 11 del disegno di legge di conversione del decreto Covid modifica l’articolo 13 del decreto-legge n. 52 del 2021, che contiene la disciplina sanzionatoria relativa alle violazioni delle misure introdotte per contenere il contagio.
In particolare, il novellato articolo integra l’elenco degli obblighi la cui violazione comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 400 a 1.000 euro, prevista dall’art. 4 del D.L. n. 19 del 2020, includendo, in particolare, anche l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.