È in arrivo la proroga dello Smart working semplificato al 31 agosto 2022. Il differimento è contenuto in un emendamento approvato dalla Commissione Affari Sociali alla Camera in sede di esame del Disegno di legge di conversione al decreto-legge n. 24/2022, decreto che inizialmente aveva fissato la scadenza di tale regime semplificato al 30 giugno 2022, quindi oltre la fine dello stato di emergenza.
L’emendamento in esame proroga, inoltre, il diritto allo smart working anche per i genitori di figli con fragilità e ripristina, almeno fino al 30 giugno 2022, il regime di tutela per i lavoratori fragili, di fatto cessati con il termine dello stato di emergenza.
La modalità di comunicazione semplificata per lo Smart working, consente ai datori di lavoro di far lavorare i dipendenti da remoto senza la sottoscrizione di accordi individuali, alleggerendo così la procedura “ordinaria” dettata dalla legge n. 81/2017, che obbliga le aziende a stipulare gli accordi individuali con ogni singolo lavoratore in Smart working e ad inviarli al Ministero del Lavoro tramite l’apposito applicativo informatico.
Per quanto riguarda invece il regime di tutela dei lavoratori fragili, si ricorda che l’art. 26 del decreto-legge n. 18/2020 ha disposto:
- al comma 2: l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, laddove la prestazione non possa svolgersi in modalità agile);
- al comma 2bis: il diritto a svolgere “di norma” la prestazione lavorativa in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto”.
Come anticipato, grazie all’emendamento in esame tale regime di tutela, cessato di fatto dal 1° aprile scorso, dovrebbe trovare nuovamente applicazione fino al 30 giugno 2022.