Il Ministero del Lavoro ha comunicato di aver firmato, di concerto con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, il decreto che definisce le modalità per la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che contano più di 50 dipendenti.
Per le aziende di dimensioni inferiori, il rapporto è facoltativo.
Come già evidenziato nella nostra circolare del 12 febbraio scorso, le aziende devono redigere il rapporto esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’utilizzo dell’apposito portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’indirizzo: https://servizi.lavoro.gov.it, entro e non oltre il 30 settembre 2022.
Preme evidenziare che la scadenza del 30 settembre 2022 interessa esclusivamente il rapporto relativo al biennio 2020-2021; per tutti i successivi bienni è confermata la data del 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.
Al termine della procedura informatica, qualora non vengano rilevati errori o incongruenze, il Ministero rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto. Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta deve essere trasmessa dal datore di lavoro anche alle rappresentanze sindacali aziendali.
Il servizio informatico del Ministero attribuisce alla consigliera o al consigliere regionale di parità un identificativo univoco per accedere ai dati contenuti nei rapporti trasmessi dalle aziende, al fine di poter elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali, al Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, all’Istat e al CNEL.
I dati che devono essere inseriti comprendono:
- il numero dei lavoratori occupati, distinti per sesso con indicazione delle retribuzioni iniziali, l’inquadramento contrattuale e la funzione svolta da ciascun occupato;
- l’importo della retribuzione complessiva corrisposta, delle componenti accessorie del salario, delle indennità e dei bonus;
- le modalità di accesso al rapporto da parte dei dipendenti delle rappresentanze sindacali;
- le informazioni sui processi di selezione;
- le misure previste per la conciliazione vita-lavoro.
Si ricorda, che la redazione del rapporto di parità è obbligatoria per accedere allegare relative agli investimenti pubblici finanziati con le risorse del PNRR.