Il DL n. 50/2022 (c.d. Decreto Aiuti) ha introdotto, quale misura a sostegno dei consumatori, una indennità una tantum di 200 euro che i datori di lavoro dovranno riconoscere ai lavoratori dipendenti, con la retribuzione erogata nel mese di luglio 2022 (competenza, quindi, del mese di giugno).
Prima di entrare nel merito dei beneficiari, la regola comune per tutti è che l’indennità è corrisposta una sola volta per soggetto, anche laddove lo stesso ricada in più di una categoria di quelle previste dall’articolo 32 o sia un dipendente tutelato dall’art. 31 del decreto.
L’importo, inoltre, non costituisce reddito e non potrà essere né ceduto, né pignorato, né sequestrato.
In questa platea eterogenea, ci sono anche i pensionati, i percettori di reddito di cittadinanza, di Naspi o Dis-Coll, nonché numerose categorie di lavoratori e di alcuni dipendenti.
Quest’ultimo aspetto, tuttavia, suscita qualche perplessità su come si dovranno comportare i datori di lavoro dato che, in base all’articolo 31, sono tenuti a riconoscere l’importo di 200 euro a chi, almeno una volta, nel primo quadrimestre 2022, ha beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8%.
Beneficiari
Beneficiari dell’indennità una tantum di 200 euro sono i lavoratori dipendenti:
- non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 del decreto-legge numero 50/2022. L’articolo fornisce un elenco di soggetti ai quali l’INPS riconoscerà direttamente l’importo di 200 euro: in alcuni casi l’erogazione avverrà in via automatica (titolari di pensione, di indennità di disoccupazione Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola, percettore di reddito di cittadinanza), in altri, previa domanda dell’interessato (lavoratori domestici, co.co.co., lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, lavoratori autonomi, privi di partita Iva, incaricati alle vendite a domicilio);
- che nel primo quadrimestre 2022, almeno per un mese, abbiano beneficiato dell’esonero di 0,8 punti percentuali dell’aliquota contributiva IVS (riduzione spettante in presenza di imponibile previdenziale mensile non superiore a 2.692,00 euro) stabilita dalla legge di bilancio 2022.
Modalità di erogazione
L’indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro previa dichiarazione del lavoratore:
- di non essere titolare di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
- che il nucleo familiare non sia destinatario del reddito di cittadinanza.
Recupero dell’indennità
Il credito maturato dal datore di lavoro per effetto dell’erogazione dell’indennità una tantum sarà compensato attraverso la denuncia UniEmens secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Inps.
Lavoratori autonomi
Per l’indennità a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle casse private non viene definito il tetto di reddito nell’importo.
Il Decreto aiuti istituisce un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2022 per finanziare il bonus e prevede un apposito trattamento da adottarsi entro 30 giorni da oggi in cui saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum e anche i criteri di ripartizione tra Inps e casse private.
Sia il tetto per l’accesso, che l’importo dell’indennità, potrebbero quindi essere differenziati da quelli previsti per le altre categorie.
Tra i lavoratori autonomi indennizzati dall’Inps, oltre ai co.co.co. ex articolo 409 del Codice di procedura civile con contratti attivi al 18 maggio 2022 e relativo reddito 2021 non superiore a 35.000 € e agli iscritti all’ex Enpals, vi sono i lavoratori occasionali (articolo 2222 del Codice civile) e gli incaricati alle vendite a domicilio iscritti alla gestione separata.
Laddove anche questi lavoratori siano stati destinatari dell’indennità Covid nel corso del 2021, l’erogazione dei 200 euro sarà automatica da parte dell’Inps. In caso contrario, la corresponsione avverrà previa domanda, nel rispetto delle ulteriori condizioni richieste.
I lavoratori autonomi occasionali devono risultare privi di altra forma previdenziale obbligatoria, essere iscritti all’Inps al 18 maggio 2022 e con almeno un contributo mensile accreditato nel 2021.
Gli incaricati delle vendite a domicilio titolari di partita Iva, iscritti alla gestione separata, devono invece aver conseguito nel 2021 un reddito superiore a 5000 euro.
Bonus famiglie per servizi di trasporto pubblico
Infine, con l'articolo 35 il Decreto aiuti intende dare un sostegno alle famiglie in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori.
Viene riconosciuto quindi nei limiti della dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022, un buono da utilizzare per l’acquisto di:
- abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale; ovvero per
- servizi di trasporto ferroviario nazionale;
da utilizzare entro il 31 12 2022.
Anche in questo caso è previsto il limite di reddito di 35mila euro per il beneficiario anche se la norma non specifica come viene calcolato tale reddito.
Per l'attuazione si attende un decreto interministeriale che dovrà definire entro 60 giorni da oggi le modalità per le domande e per l'emissione da parte delle società di trasporti e probabilmente chiarirà anche questo punto.
Il valore massimo del buono sarà di 60 euro, sarà nominativo, non cedibile e non rileva ai fini della tassazione e del calcolo dell’ISEE.